Introduzione al cancro della tiroide

Questa sezione approfondisce le tematiche principali sul cancro della tiroide: dalle tipologie di carcinoma tiroideo alle sue cause e alla prognosi.

Il cancro della tiroide, noto anche come carcinoma tiroideo, è un tumore maligno della tiroide. È la forma tumorale più comune del sistema endocrino, sebbene, in senso assoluto, sia relativamente raro (rispetto a tutti i casi di carcinoma, l'incidenza è del 3,8%).

 

Il decorso e il trattamento del cancro della tiroide sono strettamente correlati al tipo di cellule tiroidee da cui il cancro ha origine. In base alle caratteristiche anatomopatologiche si classificano in:

  • tumori epiteliali: differenziati (papillare e follicolare), midollare, indifferenziato o anaplastico;
  • tumori non epiteliali: sarcoma, emangioendotelioma, linfoma, metastasi.

La maggior parte dei carcinomi della tiroide sono di origine epiteliale. Le forme più diffuse, riscontrabili in oltre il 90% dei casi, sono le varianti papillari e follicolari. Molto più rari sono i carcinomi midollari  gli indifferenziati o anaplastici, e il gruppo di tumori di derivazione non epiteliale. .

I carcinomi differenziati sono caratterizzati da un basso grado di malignità: a renderli poco aggressivi è la particolare struttura delle cellule cancerose, che si presentano simili a quelle tiroidee. Al pari dei tessuti sani, le cellule di questo tumore conservano la capacità di captare e incorporare lo iodio, rendendo possibile il trattamento mediante chirurgia e successiva terapia con iodio radioattivo.

Il carcinoma midollare della tiroide può essere monolaterale (nelle forme sporadiche) o multicentrico (nelle forme familiari) e si caratterizza per cellule ricche di granuli positivi per calcitonina.

Il carcinoma indifferenziato (anaplastico) della tiroide, infine, presenta cellule con caratteristiche molto variabili (cellule piccole o talvolta molto grandi) e si caratterizza per un’elevata invasività locale e generale.

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GZIT.THYC.18.04.0041(1)