Le cause

Quali sono le cause del cancro della tiroide? Ci sono fattori di rischio legati alla possibilità di avere un carcinoma tiroideo?

Le cause di cancro alla tiroide non sono note con certezza. Si riconoscono, tuttavia, almeno due fattori di rischio: l'esposizione alle radiazioni ionizzanti e la familiarità.

L'esposizione ai raggi X a livello della regione testa-collo (a seguito, ad esempio, di trattamenti radioterapici), aumenta il rischio di sviluppare un carcinoma tiroideo. L'incidenza è più alta in  chi si è trovato accidentalmente esposto a elevati livelli di radioattività ambientale (ad esempio, a seguito di incidenti nucleari come quello di Chernobyl).. In entrambi i casi, il rischio è proporzionale alla quantità di radiazioni assorbite; i soggetti più vulnerabili sono i bambini e gli adolescenti.

La familiarità riguarda tutti i tipi di tumore alla tiroide, ma è più frequente nelle forme midollari. In particolare, è possibile distinguere due tipologie di carcinoma midollare  familiare (ereditario):

  • il carcinoma midollare familiare isolato , che coinvolge esclusivamente la tiroide.
  • la sindrome da neoplasia endocrina multipla di tipo 2 (MEN 2), in cui, oltre alla tiroide, che è comunque sempre colpita, il carcinoma può estendersi a ulteriori ghiandole del sistema endocrino (per esempio, paratiroidi, ipofisi e surrene).
  • Per i carcinomi midollari di questo tipo, l'analisi dei precedenti familiari ha evidenziato la presenza di una componente genetica. Le alterazioni molecolari sono da ricondursi, in particolare, a mutazioni del gene RET (REarranged during Transfection, riorganizzate la transfezione)In condizioni normali . Il gene RET regola la crescita cellulare di vari tessuti ma, una volta alterato, perde la sua funzione primaria e diventa responsabile dello sviluppo di cellule tumorali. Attualmente, è possibile identificare le alterazioni del gene RET attraverso un esame del sangue specifico. Se, in un paziente affetto da carcinoma midollare, il risultato è positivo, è opportuno che anche i familiari di primo grado (genitori, fratelli, figli) si sottopongano al medesimo test genetico, per escludere la predisposizione alla malattia (50% di probabilità). Qualora la familiarità dovesse essere confermata, anche in assenza di segni riferibili alla presenza del tumore, sarà possibile valutare insieme al medico l'intervento di rimozione della tiroide per prevenire l’insorgenza della malattia.

Un'ulteriore condizione di rischio è correlata alla carenza prolungata di iodio, dovuta, il più delle volte, a un insufficiente apporto di questo elemento nella dieta. Non è un caso, infatti, che nei soggetti con ipertrofia tiroidea causata da carenza iodica, una condizione che si manifesta con il cosiddetto "gozzo", il rischio di carcinoma tiroideo risulti maggiore. Altri fattori predisponenti sono il sesso femminile (l'incidenza è di circa il triplo per le donne) e un'età superiore ai 45 anni.

Infine si può segnalare il fattore dell’autoimmunità: essa non si associa direttamente al carcinoma tiroideo, tuttavia esiste un’associazione fra tiroidite cronica di Hashimoto e linfoma tiroideo.

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